Su 9 novembre 2016, a seguito della sfida di un arbitrato assegnato in precedenza il Consiglio di Stato francese, Il più alto tribunale amministrativo della Francia, il tribunale amministrativo ha preso un'interessante nuova decisione sulla questione del suo potere di revisione di una sentenza arbitrale internazionale nel contesto di un appalto pubblico.
Questa decisione deriva da un premio ICC in relazione a un contratto in questione 2004 di Fosmax per la costruzione di un terminale GNL sulla penisola di Cavaou a Fos-sur-Mer, sulla costa mediterranea. Sotto contratto, “Fosmax ha presentato un reclamo ICC in cerca di risarcimento per presunti ritardi e difetti nella consegna del terminale", e STS (La francese Sofregaz e la italiana Tecnimont e Saipem) ha sostenuto costi eccessivi in una domanda riconvenzionale. Nel 2015, il Tribunale Arbitrale ha stabilito che era applicabile il diritto privato e ha assegnato ciascuna parte per le rispettive rivendicazioni (Euro 128 milioni per STS ed Eur 69 milioni per Fosmax).
A seguito di questo premio, Fosmax ha presentato una domanda al Conseil d’Etat francese per contestare la sentenza sostenendo che il Tribunale non avrebbe dovuto applicare il diritto privato, ma il diritto amministrativo invece, come previsto dal contratto.
Secondo la legge francese, le questioni dinanzi al Conseil d'Etat sono sottoposte per la prima volta al Tribunal des Conflits per determinare la giurisdizione tra i tribunali civili e amministrativi francesi. Questo tribunale ha stabilito che il contratto era in natura un contratto di diritto pubblico, contare su il caso Inserm, e quindi il Conseil d'Etat era competente ad ascoltare la petizione.
Il Consiglio di Stato, per la prima volta, ha esaminato la portata dei suoi poteri rispetto alle decisioni arbitrali internazionali contestate sotto la sua giurisdizione. Mentre i tribunali civili francesi sono di solito competenti a rivedere le sfide di aggiudicazione dell'arbitrato internazionale, il Conseil d'Etat ha stabilito di avere giurisdizione sui premi in violazione di una norma obbligatoria del diritto amministrativo francese, come nel caso in questione, in tal modo accantonando parzialmente il premio ICC. Nel suo paragrafo 11, il Consiglio di Stato lo ha spiegato:
“considerando, in primo luogo, che deriva da quanto è stato detto al punto 5 che il controllo del giudice amministrativo su una sentenza arbitrale non deve riguardare la classificazione che gli arbitri hanno dato all'accordo vincolante le parti, ma sulla soluzione data alla controversia, l'annullamento può essere sostenuto solo nella misura in cui tale soluzione violi una norma di ordine pubblico ; che deriva dalla decisione emessa dal Tribunale per le controversie del 11 aprile 2016 che il contratto in questione era un contratto amministrativo e se, pertanto, gli arbitri hanno torto, responsabile della determinazione della legge applicabile al contratto, considerato che la controversia era regolata da un diritto privato, la censura della sentenza da parte del Consiglio di Stato può essere sostenuta solo nella misura in cui questo errore di classificazione avrebbe portato gli arbitri a mettere da parte o ignorare una norma di ordine pubblico applicabile ai contratti amministrativi. »
Ovviamente, una contestazione di un lodo arbitrale prima che il Conseil d'Etat avrà successo solo se rientra nell'ambito di competenza del Conseil d'Etat, ad esempio un contratto pubblico come in questo caso.
- Aurélie Ascoli, Legge Aceris SARL