L'arbitrato Yukos, il più grande premio arbitrale fino ad oggi, fornisce informazioni sul modo in cui la colpa contributiva e il calcolo dei danni possono essere determinati in arbitrati di investimento.
Il Tribunale Arbitrale nell'arbitrato di Yukos ha ridotto l'importo finale da assegnare ai richiedenti entro il 25% per colpa contributiva a causa del loro abuso del sistema fiscale nelle regioni a bassa tassazione. Il Tribunale ha riscontrato che i ricorrenti hanno contribuito materialmente al pregiudizio attraverso la "natura fasulla di alcuni elementi delle sue operazioni in almeno alcune delle regioni a bassa tassazione" (Premio finale, 1611) e quello "I richiedenti dovrebbero pagare un prezzo per l'abuso di Yukos delle regioni a bassa tassazione da parte di alcune delle sue entità commerciali, compreso il suo uso discutibile del DTA Cipro-Russia (Accordo tra Cipro e la Federazione Russa per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul capitale di 5 dicembre 1998), che ha contribuito in modo sostanziale al pregiudizio che hanno subito successivamente per mano del Federazione Russa" (Premio finale, per 1634). Il Tribunale considera pertanto i ricorrenti un "collegamento nella catena causale" (Premio finale, per 1634), mentre hanno scatenato la reazione del rispondente e quella, ma per l'uso dei richiedenti dei regimi fiscali bassi, la Yukos Company probabilmente esisterebbe ancora.
Sebbene il Tribunale non lo dichiari espressamente, sembra adottare le argomentazioni del convenuto secondo cui i richiedenti sono venuti prima con "mani sporche"E che i danni concessi ai richiedenti dovrebbero essere scontati su questa base. Esiste una chiara sovrapposizione tra l'abuso del regime fiscale ridotto riscontrato dal Tribunale e le accuse dei convenuti sulle rivendicazioni "condotta illegale e in malafede" sulla base, inter alia, del "scrematura degli utili da Yukos e dalle sue filiali di produzione per il proprio auto-arricchimento" (Premio finale, per. 1283).
Il 25% è una figura discrezionale che non può essere supportata da una valutazione empirica obiettiva e non ha basi scientifiche. Il Tribunale ha determinato da solo la percentuale da assegnare che considera "giusto e ragionevole nelle circostanze del caso" (Premio finale, per 1637) al fine di determinare l'errore contributivo.
Gli esperti di valutazione non hanno alcun problema con l'attribuzione da parte del Tribunale di questa cifra in quanto si tratta di una domanda puramente legale e non ha nulla a che fare con una valutazione sottostante. Sarebbe interessante da un punto di vista legale capire come il Tribunale abbia raggiunto questo risultato in quanto sembra che potrebbe benissimo averlo raggiunto 20% o 30% o qualsiasi altro numero in termini di assegnazione di colpa contributiva.
– Marchese Oliviero, Socio, Aceris Law LLC